lunedì 9 maggio 2011

Considerazioni sull'esistenza

La mente, o probabilmente bisognerebbe dire l'animo umano, è un mondo infinito, o chissà di un'estensione così grande che non è sufficiente una vita per raggiungere i suoi confini. I suoi moti sono a volte difficili da controllare, generando stati che condizionano fortemente la vita quotidiana... Quanta fragilità emerge nel momento in cui ci si sofferma a ripercorrere le tappe principali di un giorno!
Che cosa scatta dentro di noi che ci spinge a cercare l'attenzione di chi ci circonda? Che cosa ci anima ad affrontare la lotta quotidiana per l'esistenza?
Che cos'è questo nostro correre e combattere con le unghie e con i denti per ciò che riteniamo giusto? E quanto influiscono le nostre pulsioni egoistiche sulla valutazione di ciò che è giusto e ciò che non lo è? A volte diventiamo molto bravi a mentire persino a noi stessi... e quanta sofferenza provochiamo agli altri, uomini e donne come noi, che come noi godono degli stessi diritti e sono depositari della stessa responsabilità di apportare il loro contributo nel cammino di ricerca del senso dell'esistere. E paradossalmente la sofferenza è tanto maggiore quanto più grande è l'affetto, quel sentimento che chiamiamo amore e che ci unisce ai nostri simili.
Nonostante la mia estrema razionalità, mi piace pensare all'amore come al principio motore dell'esistenza, quella forza costruttiva che, anche nei momenti più bui della nostra vita, ci spinge a continuare, permettendoci di rialzarci dopo rovinose cadute e di imprimere l'impulso necessario per risalire quando abbiamo toccato il fondo.

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