venerdì 11 novembre 2011

Il dimenticato secondo principio della termodinamica

Perchè l’attuale sistema è fallimentare?
In sintesi, perchè ha dimenticato il secondo principio della termodinamica, quello che stabilisce che per realizzare un lavoro occorre investire una quantità di energia maggiore del lavoro stesso… Così, pensando di ingannare la fisica, il sistema si è autoingannato, educando generazioni e generazioni al principio del massimo risultato con uno sforzo tendente a zero… Poco a poco sono divenuti eretici concetti quali il sacrificio e la fatica… Tuttavia, con essi non ci si è resi conto che sparivano anche quelli della soddisfazione personale e del superamento di sè.
Dietro il mito del rischio zero e dell’assenza di dolore, abbiamo dimenticato che per raggiungere il giusto mezzo occorre puntare alla metà superiore, prendendo in considerazione che la natura di per sè procede a riportare il tutto verso il basso.
Demonizzando la sofferenza, abbiamo rinunciato a investigare sulla “follia della croce”… Tuttavia, nel processo abbiamo perso la capacità di osare, di cercare di spingerci al di là di quelli che sembrano i nostri limiti, lasciandoci vincere dalla paura… Dietro la pretesa sicurezza, abbiamo accettato il timore come stile di vita, senza pensare che non c’è oro che possa compensare la paura, nè la paralisi emotiva e fisica che essa genera.
Se volessimo ricercare una ragione al perchè del secondo principio della termodinámica, ammesso che ce ne sia una, potremmo affermare che la sua esistenza è uno stimolo a non conformarsi e ad osare spingersi sempre un passo più in là delle proprie limitazioni.
“La vita è una sfida”…. Occorre affrontarla con le unghie e con i denti se si vuole giungere alla fine del cammino con la consapevolezza di aver vissuto a fondo… assaporando l’esistenza fino a succhiarne il midollo.

Nessun commento:

Posta un commento